Star Trek Discovery 406 recensione Tempesta

Star Trek Discovery 406, la recensione dell’episodio “Stormy Weather”

L’anomalia gravitazionale si conferma una seria minaccia per la Discovery e non solo! Dopo una serie di episodi “trasversali”, riprende spedita la marcia della quarta stagione di Star Trek: Discovery lungo la sua trama orizzontale. E il cercare di scoprire cosa sia questa anomali creata da qualche razza aliena si arricchisce di un nuovo tassello! La serie creata da Bryan Fuller e Alex Kurtzman è disponibile sul canale Sci-Fi della nuova piattaforma streaming Pluto TV. L’appuntamento è alle ore 21,00 di ogni venerdì, in replica sempre alla stessa ora nei due giorni successivi. Ecco la recensione di Star Trek: Discovery 406, “Stormy weather” (“Tempesta”).

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Star Trek: Discovery 406 - Book e Michael Burnham

Star Trek: Discovery 406, “Stormy Weather” – La trama (con spoiler)

La USS Discovery è alla continua ricerca di risposte per capire cosa sia e come funziona questa anomalia gravitazionale e chi c’è dietro di essa. In questo episodio la nave capitanata da Michael Burnham (Sonequa Martin-Green) si avventura in una spaccatura subspaziale creata dalla stessa anomalia. Ma questa volta la minaccia è davvero terribile e la nave stellare non riesce a liberarsi e questa sembra davvero non avere scampo!

Nel frattempo, si sviluppano anche le sottotrame legate agli aspetti più interiori e personali, come promesso dai produttori ad inizio stagione. Cleveland “Book” Booker (David Ayala) si ritrova ad affrontare un “fantasma” del suo passato, mentre Gray è alla ricerca di un posto e di una funzione all’interno della Discovery. E riuscirà ad averlo aiutando Zora, che possiamo definire come la “manifestazione” sotto forma di intelligenza artificiale del database della Sfera integrato con il computer della nave. Un’intelligenza talmente evoluta al punto di iniziare ad avere la consapevolezza di avere anche percezioni umane, come con i sentimenti.

Star Trek: Discovery 406 Stormy Weather Grey

La recensione di Star Trek: Discovery 406, “Stormy Weather”

“Stormy Weather” è scritto da Anne Cofell Saunders e Brandon Schultz e diretto da Jonathan Frakes. E qui occorre fermarsi, perché non sembra un caso che proprio questo episodio sia passato sotto la direzione dell’ex comandante Riker di The Next Generation.

La gestione della criticità a bordo della Discovery ha ricordato molto le atmosfere di TNG, in particolare quel sentimento di paura che genera vedere la nave persa nel “vuoto assoluto” e senza alcuna apparentemente via di salvezza. Sembrerebbe quasi un episodio scritto da Brannon Braga, un maestro nel tenere lo spettatore sulle spine. Così come l’evoluzione di Zora sembra attingere un po’ a quel diventare umano tipico del personaggio Data di TNG. E, infine, lo stesso titolo dell’episodio, “Stormy Weather”, che riprende il titolo di un brano jazz degli anni ’30 (da cui poi è stato tratto l’omonimo film nel 1943). E chi è fan di The Next Generation sa quanto Frakes (e di riflesso anche il personaggio da lui impersonato) ami il jazz…

Detto questo, si apprezza l’episodio per quanto riguarda il susseguirsi dell’avventura lungo la trama principale, mentre l’evoluzione di Zora – sebbene sia molto interessante soprattutto in prospettiva futura – qui non convince del tutto. Così come sembrano un po’ forzati i dialoghi tra l’AI e il capitano Burnham, per l’occasione nelle vesti pure di… psicologo di una intelligenza artificiale!

I personaggi secondari continuano il loro sviluppo introspettivo, dando quindi un certo spesso agli episodi. Anche al costo, sicuramente preventivato, di rallentarne a volte un po’ il ritmo. Per quanto riguarda la trama di stagione, tassello dopo tassello questa anomalia sta tenendo testa in maniera sempre più efficace ed avvincente. Ma soprattutto tiene fede a ciò che è sempre stato alla base delle esplorazioni stellari di Star Trek, ovvero lo spingersi verso l’ignoto!

Star Trek: Youtube Italia | Extra Trek - All Series Channel

Guarda la live di Extra Trek di commento al sesto episodio di Star Trek: Discovery 4:

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2 thoughts on “Star Trek Discovery 406, la recensione dell’episodio “Stormy Weather”

  1. Per il momento la mia puntata preferita. Soprattutto le implicazioni di cose che attraversano “la grande barriera galattica”, chiaramente un rimando al “primo” episodio di TOS e magari anche al quinto film. Speriamo di non rimanere un pò delusi come quando abbiamo scoperto che il grande fuoco era un Kelpiano spaventato 😀

    1. Sì, infatti! Concordo con te, anche con la paura di vedersi tradite le aspettative! Ma siccome “errare è umano e perseverare è diabolico”, ho la speranza che gli sceneggiatori e i produttori abbiano imparato dai propri errori e che pertanto non ripeteranno il finale dello scorso anno!

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