Euclid: pronto a scrutare l’ignoto Euclid pronto a scrutare l'ignoto

Euclid: pronto a scrutare l’ignoto

Arriverà a 1,5 milioni di km dalla Terra per sondare l’universo in profondità.

By Marco Demius / 28 Giugno 2023

Il lancio del telescopio spaziale Euclid è previsto per sabato 1° luglio, alle 17:12 italiane dallo Space Launch Complex 40 a Cape Canaveral su un razzo Falcon 9 di SpaceX.

Esso verrà portato in orbita al punto lagrangiano L2 che si trova a circa 1,5 milioni di km dalla Terra in direzione opposta al sole. I punti lagrangiani sono posizionati nello spazio in cui le forze gravitazionali e il moto orbitale di un corpo si bilanciano a vicenda, creando condizioni di equilibrio più o meno stabili. Ovviamente nel nostro caso il bilanciamento delle forze avviene tra Terra e Sole.

Perché L2?

Euclid ha bisogno di condizioni estremamente stabili per fornire misurazioni precise. Il punto L2 garantisce stabilità gravitazionale, lontananza dal campo magnetico terrestre e la possibilità di mantenere una posizione stabile nello spazio con poco consumo di propellente. Non a caso è stato anche il punto scelto per posizionare il telescopio James Webb.

Qual è la missione di Euclid?

Euclid affronterà due temi fondamentali della ESA Cosmic Vision:

Quali sono le leggi fondamentali dell’universo?
Come si originò l’universo e di cosa è fatto?

Per rispondere a queste domande Euclid:
– Osserverà un terzo del cielo.
– Misurerà la forma, posizione e distanza di galassie fino a 10 miliardi di anni luce.
– Infine creerà la mappa 3D dell’universo più grande e accurata mai prodotta.

Come è fatto Euclid?

Il modulo di servizio contiene il computer che controlla gli strumenti e tutte le parti essenziali per l’orientamento e le manovre, le comunicazioni e i sistemi di l’elaborazione e il trasferimento dati.

Lo scudo solare proteggerà Euclid dalla radiazione solare mantenendo il telescopio alla temperatura di lavoro ottimale. È rivestito di Kapton, un materiale estremamente resistente ad un ampio range di temperature. Inoltre la parte posteriore dello scudo è fornita di pannelli solari, dai quali Euclid ricaverà energia per alimentarsi.

I due strumenti scientifici di Euclid: **VIS** (Visible wavelenght instrument) e **NISP** (Near Infrared Spectrometer and Photometer). Fonte: https://www.esa.int/

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