“Questo non è Star Trek!”; “Adoro questa Serie!”; “Questa serie ha solo il nome Star Trek, ma non la rispecchia affato”; “Era ora che la serie guardasse avanti” ecc. . . Questi ed altri commenti si possono leggere sui social riguardo le nuove produzioni del franchise da parte dei fan. Commenti che alle volte danno inizio a liti tra i vari fautori della serie, che arrivano anche all’uso di termini poco consoni per il quieto vivere di tutti. Sottolineiamo però, che queste polemiche esistevano sin dai tempi di Star Trek: The Next Generation, ma ora, con l’avvento dei social, la cosa sembra più amplificata. In una recente intervista Alex Kurtzman, produttore esecutivo del franchise di Star Trek, ha spiegato quale mossa di marketing, la sua squadra e ViacomCBS, sta mettendo in atto per rilanciare il franchise e non solo.
Questa strategia potrebbe spiegare una volta per tutte, il perché, una o più serie attualmente in produzione, può risultarti poco “simpatica”.
Alex Kurtzman e ViacomCBS: Inglobare diverso pubblico per Star Trek
Per cercare di capire cosa gira nella mente dei produttori delle varie serie, dobbiamo fare riferimento alla seconda parte di una discussione online rilasciata da Alex Kurtzman qualche giorno fa al 92YORA di New York e seguita da Trekmovie.
Attualmente il franchise di Star Trek ha in produzione ben 5 serie: 3 in live action e 2 serie animate. Parlando del mercato Europeo, al momento abbiamo potuto visionare solo tre delle cinque, mentre per i cugini Americani ne manca solo una all’appello, Star Trek: Strange New Worlds, che vedrà il suo debutto il prossimo maggio 2022 nel territorio Americano (Non chiediamoci quando potremo vederla anche noi, perché questo è un altro discorso che affronteremo più in là in un altro articolo).

Con l’avvento di tutte queste serie Kurtzman e Co. hanno ben pensato, e sicuramente è una cosa pensata fin dal lontano 2017, di targettizzare le varie serie, in modo da colpire e fare breccia su un pubblico diverso, per far si che “nuove leve” possano avvicinarsi al franchise. Kurtzman infatti dice:
Insomma, riassumendo: ogni spettacolo può essere rivolto solo ad una fascia di pubblico, non deve poi per forza piacere a tutti.
Perché targettizzare il pubblico?
Diversi sono i motivi di questa strategia che ViacomCBS sta portando avanti. Il primo tra tutti quello di cercare di avvicinare più persone al franchise. Più persone si innamoreranno del titolo, più abbonamenti riusciranno ad ottenere per la piattaforma Paramount+, che ricordo arriverà in Italia il prossimo Settembre 2022.
Qui scatta fisiologicamente il secondo motivo. Quello di produrre una serie d’animazione per bambini proprio per avvicinare un pubblico giovanissimo fin dalla tenera età, mossa che avrà un riscontro a lungo termine, quando i bambini di oggi, saranno gli adulti di domani. Per questo ViacomCBS ha creato un prodotto come Star Trek: Prodigy che sicuramente non piacerà a tutti gli adulti, fatte rare eccezioni.
Il terzo motivo, e di questo Kurtzman e ViacomCBS ne hanno parlato molte volte, è quello di avere sempre un titolo del franchise attivo sulla piattaforma Paramount+ durante il corso dell’anno. Tutto ciò farà si che il nuovo e il veterano fan, innamorato del franchise, terrà sempre sottoscritto l’abbonamento in modo constante a Paramount+.
Lo so! Qualcuno di voi starà già pensando: “ma se a me un titolo di Star Trek non piace non mi invoglierà a tenere attivo un abbonamento”. Tutto questo è vero, ma solo per una piccola fetta del fandom.
Star Trek: Discovery l’esempio giusto per parlare di Target

Prendiamo per esempio il caso di Star Trek: Discovery, titolo nato per un pubblico comunque più giovane, ma che doveva anche rilanciare il franchise (ecco perchè fa fatica a trovare il suo target mirato).
Seppur una piccola fascia dal fandom si rifiuti di guardarlo, poi bisogna anche vedere quanto questo sia vero, l’altra grande fetta, lo guarderà comunque seppur non gli è affine. Perché lo guarderà? Perché è Star Trek, e la curiosità lo porterà a continuare la visione anche delle eventuali serie che meno gli piaceranno, motivo per il quale la curiosità del fan innamorato del franchise batterà qualsiasi ostilità nel vedere anche un titolo che non può piacere e che cerca di ritagliarsi una piccolo angolino nel cuore di ognuno di noi nella sua evoluzione di stagione, ma che sopratutto avrà un target non affine ai propri gusti.
Questo ultimo discorso vale anche in senso opposto per i nuovi fan, che si sono avvicinati al franchise grazie ai nuovi titoli. Saranno anch’essi incuriositi alla visione dei vecchi titoli, magari non li coinvolgeranno come i nuovi, tuttavia la curiosità li porterà a guardarli comunque. Tutto ciò, per conoscere quei dettagli di cui hanno sentito parlare nelle serie attualmente in produzione, tenendo così attivo l’abbonamento.
Riguardo questo discorso di targeting di Star Trek, Alex Kurtzman ha dichiarato:
Seppur Targettizzato Star Trek resta un intero universo ottimistico

Seppur Alex Kurtzman abbia fatto questo discorso di Targettizzare per i nuovi titoli di Star Trek, ha anche sottolineato il fatto che tutti hanno il cuore e il fulcro del suo creatore, Gene Roddenberry, con al loro interno l’ottimismo e la visione utopica della serie, oltre il fatto che tutti parleranno, metaforicamente, dei problemi attuali della nostra società :

Un messaggio positivo nelle parole di Alex Kurtzman
In queste parole, che per alcuni possono comunque stonare, si può leggere anche una nota positiva che lo stesso Alex Kurtzman vuole trasmettere a tutti noi fan di Star Trek.
“Ok, non tutte le serie potranno piacerti! Tuttavia ci sarà anche la serie, o le serie, che vi piaceranno! Create proprio per voi, create per i vostri gusti e che vi faranno rimanere ancora incollati allo schermo del TV come quando eravate dei giovani ragazzi sognatori”. Tutto sta solo nell’attendere due cose, la prima che arrivi Paramount+ in Europa, la seconda che la produzione dei titoli di Star Trek Prenda ancora più piede.
Allo stato attuale oltre alle 5 serie in produzione, di cui 2 non abbiamo ancora visto piede in Italia (Prodigy e Strange New Worlds), ci sono in ballo altri progetti di cui non si sa molto.
Uno di questi dovrebbe essere l’ormai tanto discussa serie dedicata alla sezione 31, che secondo altre dichiarazioni di Kurtzman sembra essere ancora in cantiere. Un altra serie che sembra nel calderone dei titoli è quella inerente la Starfleet Academy, serie che a nostro avviso sarà dedicata ad un pubblico adolescente al momento abbastanza scoperto dal franchise. Oltre queste serie, ci sono in ballo più di un film, di cui si vocifera uno d’animazione, ed altri progetti di cui non siamo ancora a conoscenza.
In conclusione. Nel prossimo futuro, ognuno di noi potrà ritrovarsi con uno o più titoli che amerà, pensati appositamente per se, per la sua età e per quello che vivrà nella propria vita. Prodotti che non potranno piacere ed altri, ma che in un prossimo futuro potranno magari essere apprezzati anche da loro. Aspettando quel roseo futuro, godiamoci i prossimi episodi in arrivo.

Abbiamo accennato questo argomento nella nostra ultima live di Commento episodio che vi lasciamo qui linkata:
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