superficie del Pianeta Rosso, in corrispondenza del polo nord marziano.
Gli strati di ghiaccio sarebbero i resti di antiche calotte polari e testimonierebbero che in passato Marte era ricco d’acqua. I risultati di questa scoperta sono stati pubblicati sulla rivista Geophysical Research Letters il 22 maggio scorso.
Gli scienziati della NASA, autori della scoperta, si sono avvalsi dei dati raccolti dallo Shallow Radar montato sul Mars Reconaissance Orbiter, uno strumento in grado di penetrare la superficie marziana per una profondita di circa 1600 metri.
Il ricercatore Stefano Nerozzi, autore principale dello studio, ha dichiarato:
“Non ci aspettavamo di trovare così tanto ghiaccio qui. Questo probabilmente lo rende il terzo più grande serbatoio d’acqua su Marte dopo le calotte polari”.
La presenza del ghiaccio in sottili strati è spiegata dal fatto che l’acqua, congelatasi durante le ere glaciali, nei periodi più caldi veniva ricoperta da strati di sabbia che ne impedivano la dispersione nell’atmosfera marziana.
Jack Holt, altro autore della ricerca insieme a Stefano Nerozzi, professore presso il laboratorio lunare e planetario dell’Università dell’Arizona, ha affermato: “Sorprendentemente, il volume totale di acqua rinchiuso in questi depositi polari sepolti è all’incirca lo stesso di tutto il ghiaccio noto nei ghiacciai e negli strati di ghiaccio sepolto alle basse latitudini su Marte, e hanno all’incirca la stessa età”.
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