Star Trek: Picard 202 – Recensione di “Penance” (Penitenza): Un tuffo nella distopia

Abbiamo visto l’episodio 202 di Star Trek: Picard intitolato Penance (Penitenza), il secondo capitolo di questa nuova stagione in pubblicazione a partire da Venerdì 11 Marzo su Prime Video. Questo il nostro commento.

Penance (Penitenza): la trama non spoiler

Dopo gli avvenimenti visti in The Star Gazer, Jean-Luc Picard (Patrick Stewart) e i suoi amici, Regina Borg (Annie Wersching) inclusa, grazie ad uno schiocco di dita dell’entità semidivina Q (John de Lancie), vivono ora una diversa realtà distopica, dovuta ad una modifica del passato, dove ciascuno di loro ricopre un ruolo pù o meno importante all’interno del governo tirannico che ora impera sull’intero pianeta.

La regia di Doug Aarniokoski continua anche in Penance

Penance (Penitenza), come il precedente episodio, è stato diretto da Doug Aarniokoski su una sceneggiatura scritta da Akiva Goldsman, Terry Matalas e Christopher Monfette. L’ambientazione richiama a tratti il più esplorato MirrorVerse. Qui, invece, ci troviamo in una realtà distopica, dovuta ad un cambiamento del continuum temporale nel passato ad opera del più noto appartentente al Continuum Q.

Scelte volute o dovute?

Perchè tutto questo? Una penitenza, come il titolo sembra suggerire, o altro? È certo che il fuggire da questo contesto non è per nulla facile, e gli sviluppi si prospettano assolutamente adrenalinici. Un episodio sicuramente positivo, ma alcune scelte autoriali e produttive ci hanno fatto storcere un po’ il naso, una su tutte l’aver individuato in Jon Jon Briones una delle guest star della puntata, padre della per noi più famosa Isa Briones, già interprete dell’androide Soji Asha. Una scelta fatta probabilmente per motivi diversi e non per le qualità attoriali, a dir poco discutibili, del caro Jon Jon.

Penance (Penitenza): un episodio preparatorio

questo secondo capitolo rappresenta un prologo a quello che possiamo aspettarci nel suo prosieguo. Un breve tratto di strada pieno di insidie che Jean-Luc e compagni dovranno attraversare, prima di poter imbucare un’autostrada speriamo fatta di adrenaliniche avventure. Pertanto non è facile ora poter approfondire la nostra breve analisi, riservandoci un giudizio più completo con il proseguire della stagione.

Una squadra solida

Anche qui ritroviamo la grande coesione riscontrata nella puntata di esordio, una compattezza e una solidità che sembra ormai contraddistinguere il cast così come oramai è costituito. Una squadra in grado di poter affrontae insieme le più grandi insidie che, probabilmente, Q ha in serbo per loro.

Aspetto tecnico

Come le ultime produzioni di Star Trek ci hanno abituato, gli effetti speciali sono assolutamente a livello cinematografico, Notevole è la ricostruzione degli esterni, così come quella della sede del governo centrale. I costumi sono di effetto, mentre l’aspetto della Regina Borg e le sue espressioni sono agghiaccianti.

In conclusione

Penance (penitenza) scorre veloce ed è un giusto compromesso tra la necessità di dare seguito alle vicende pregresse e alla preparazione di un racconto su uno dei viaggi nel tempo tra i più complessi della Saga.

“Kirk, del resto aveva Spock, ma loro hanno la Regina Borg!”

La live di commento all’episodio Penance (Penitenza)

LEGGI ANCHE:

Informazioni Autore