Una Parte della redazione di Extra Trek ha assistito alla proiezione della pellicola presso una delle sale UCI di Orio al serio – Bergamo, questa è la nostra recensione di Creators – The Past:
Tratto dal libro omonimo di Eleonora Fani, è un avvincente fantasy diretto da Piergiuseppe Zaia, finalmente distribuito nei cinema a partire dall’8 ottobre 2020, dopo lo slittamento di sei mesi a causa della Pandemia da Covid-19.
La trama è molto articolata e prende spunto dalla letteratura del passato, districandosi tra religione, mitologia e fantasy.
“Tutto quello in cui abbiamo sempre creduto, il bene e il male, la fede e la scienza vengono messe in discussione. Un imponente allineamento galattico influenzerà ogni vita nel cosmo”.
Al suo interno troviamo otto entità divine: “I Creators” che garantiscono l’equilibrio dell’esistenza delle varie razze nell’universo.
A ogni Creators, il quale ha i tratti fisici della razza da lui governata, è affidata una sfera denominata Lens, per un totale di 8, quanti sono effettivamente i Creators.
Queste Lens custodiscono il sapere divino della creazione e hanno la capacità di riprogrammare, attraverso la mutazione del DNA, una intera razza.
Il fulcro di questa prima storia ruota attorno alla Terra, degli altri creatori e delle loro lens non si hanno riferimenti precisi, ad eccezione di “Lord Kal”, al quale vengono dedicati dei flashback.

Un Film con una buona idea di base che tratta molti argomenti, forse troppi, tanto da risultare arruffati e, alle volte, un po’ confusi. una storia forse troppo compressa, i circa 100 minuti, questa è la durata della pellicola, a nostro avviso non sono sufficienti per riuscire a espandere una trama assai intricata.
Per esempio al suo interno troviamo anche un accenno a un viaggio nel tempo. un accenno che poteva essere risparmiato perché probabile causa di confusione nello spettatore, alla ricerca di eventuali risvolti che potrebbero non esserci.
Il nostro pensiero è che la storia, così come confezionata, andava forse realizzata attraverso una piccola serializzazione in diversi capitoli, ciò avrebbe dato la possibilità di maggiori dettagli atti a chiarire l’andamento della trama che più si presta ad uno sviluppo orizzontale.
Sembrerebbe che il regista non abbia avuto spazio e tempo per potersi esprimere al meglio, tanto che in diversi casi si avvertono buchi di sceneggiatura o incongruenze, situazioni robabilmente dovute ad un limite di budget e mezzi.
Il film è comunque la prima parte di una trilogia che, ci auguriamo, possa proseguire, senza dover aspettare lungaggini dovute a ristrettezze economiche o difficoltà di altro tipo, covid-19 permettendo, così da poter colmare lacune e rispondere a quisiti lasciati in sospeso.

Un plauso va sicuramente alla coinvolgente colonna sonora, diretta dallo stesso regista, la quale risulta armonica, dinamica e azzeccata nel contesto.
La Computer Grafica è veramente ben curata in ogni sua parte, forse in alcuni casi stancante e usata eccessivamente. In alcune scene sembra che sia stata quasi inserita forzatamente, quindi non strumentale ma utilizzta solo per dimostrare le capacità tecniche della produzione.
In conclusione possiamo dire che l’intento di voler dimostrare che anche gli italiani possono essere capaci di produrre pellicole in grado di poter competere con i grandi blockbuster Holliwoodiani è quasi riuscito, anche se manca ancora quel piccolo gradino che ci avrebbe fatto dire, “ok questo sembra un film di Hollywood al 100%” .
il Cast è composto da attori di alto livello, tra i quali il mitico William Shatner (famoso in tutto il mondo per aver interpretato il Capitano Kirk in Star Trek), Gerard Depardieu. Inoltre troviamo Eleonora Fani nei panni di “Lady Airre”e Bruce Payne in quelli “Lord Kal”, i quali fungono anche da produttori esecutivi della pellicola, insieme al regista Piergiuseppe Zaia.
Una piccola curiosità riguardo al regista che appare per pochi istanti nel ruolo di “Gesu di Nazareth“, il quale ha poi omaggiato Dante Alighieri con qualche riferimento a ‘L’Inferno Dantesco.
Prepotentemente suggestive le location Italiane: Venezia, Lago Maggiore, lago D’Orta, Valle D’Aosta e Piemonte.
Da sottolineare un eccellente doppiaggio diretto da Andea Ward insieme alla moglie Cristina Fenuccio: troviamo infatti la voce di Luca Ward, conosciuto per aver doppiato Russell Crowe ne Il Gladiatore, e inoltre Samuel L. Jackson in Pulp Fiction e Keanu Reeves nella trilogia di Matrix. Sono presenti anche le Voci di Mario Cordova, Giancarlo Giannini, Mattia Ward e Alessandro Campaiola, da noi conosciuto per aver doppiato Elnor in Star Trek: Picard.
Insomma, un film godibile per gli amanti del mondo Sci Fi e del Fantasy, sicuro orgoglio per la nostra cinematografia italiana.
Noi non possiamo far altro che complimentarci con il regista e con chi ha voluto investire su questo prodotto, sperando che l’entusiasmo che traspira prepotentemente in Creators – The Past possa dare impulso a nuovi prodotti nostrani che ci auguriamo possano arrivare ancora nelle sale cinematografiche non solo italiane.

In Conclusione, Creator – The Past è un ambizioso Blockbuster tutto italiano, con un’ottima storia di fondo che ci auguriamo di vedere ancor meglio sviscerata nelle prossime due pellicole. Ottime le interpretazioni degli attori di fama mondiale, un po’ meno quelle delle nuove leve che devono ancora rodare per dare il meglio di loro stesse.
Computer Grafica veramente curata da vero film Hollywoodiano.
Colonna sonora coinvolgente, dinamica e avvolgente. Un film che vi invitiamo ad andare a vedere per sostenere la fantascienza nostrana, della quale si denota in modo marginale la mancanza di esperienza.
Tuttavia da questa pellicola si intravede la giusta direzione per futuri prodotti tutti nostri che avranno molto da dire nel mondo.
Ora rimaniamo in attesa della seconda parte del Film “Creator – The Present”.

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2 thoughts on “Creators – The Past: la nostra Recensione Spoiler Free”
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Siete stati onesti nella recensione,concordo!
Grazie Mille Renato