Logo di Paramount+ affiancato dal logo di Skydance, con la scritta "FUSIONE" sopra di essi e "QUALE FUTURO PER STAR TREK?" sotto, sullo sfondo di uno spazio stellato con una nave stellare al centro.

Il Futuro di Star Trek: Luci Verdi per l’Accordo Paramount-Skydance?

L’approvazione è vicina, ma il cammino è stato tortuoso tra politica e questioni legali. Il destino di Star Trek attende le nuove strategie.

Appassionati di Star Trek, preparatevi! Dopo quasi un anno di incertezze e dietro le quinte degne di un episodio di intrighi klingon, sembra che l’accordo multimiliardario che vedrà la nostra amata Paramount Global (e con essa l’intero universo di Star Trek) unire le forze con Skydance Media sia finalmente vicino all’approvazione. Ma facciamo un po’ di chiarezza su cosa sta succedendo e cosa significa per il futuro della Flotta Stellare.

Un Contratto Stellare e la Burocrazia Terrestre

Immaginatevi di dover comprare una nuova astronave. Non basta stringere la mano e firmare un foglio! Ci sono permessi, controlli e approvazioni da ottenere da diverse autorità. Lo stesso vale, ma su scala molto più grande, per l’acquisto di una compagnia come Paramount, che possiede canali TV, studi cinematografici e, ovviamente, i diritti di Star Trek.

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L’anno scorso, Paramount e Skydance (una società relativamente piccola, ma con dietro i soldi di un ricchissimo uomo d’affari, Larry Ellison, il papà del capo di Skydance David Ellison) hanno stretto un accordo per una fusione da 8 miliardi di dollari. L’Europa ha dato subito il suo via libera, e anche negli Stati Uniti un’agenzia importante, la SEC (che controlla la borsa), non ha avuto obiezioni.

Il vero ostacolo, però, è arrivato da un’altra agenzia americana: la FCC (Federal Communications Commission). Questa commissione ha il compito di assicurarsi che ogni fusione nel campo dei media sia “nell’interesse pubblico”. Pensateci: quando due grandi aziende televisive o radiofoniche si uniscono, la FCC deve controllare che non creino un monopolio e che il pubblico continui ad avere una buona varietà di programmi e notizie. Anche se Skydance non è un gigante mediatico, la FCC ha voluto vederci chiaro.

Politica, Giustizia e Elezione Americane 2024

Il processo di approvazione, che doveva essere rapido, ha subito dei rallentamenti. Inizialmente, si aspettava un via libera ad aprile, ma la FCC ha chiesto più tempo, prolungando la sua revisione. Il punto è che, nel frattempo, è successo qualcosa di importante negli Stati Uniti: le elezioni presidenziali del 2024 hanno riportato Donald Trump alla Casa Bianca.

Normalmente, un’amministrazione repubblicana come quella di Trump è più favorevole agli affari e alle fusioni. Sotto Trump, per esempio, Disney ha potuto acquisire la 21st Century Fox, diventando ancora più grande. Ma questa volta, la situazione si è complicata per due motivi:

  1. Le nuove priorità della FCC: La commissione, ora, sta spingendo gli studi di Hollywood a limitare o eliminare le loro pratiche in materia di diversità, equità e inclusione (DEI), in quanto le considera potenzialmente discriminatorie o non in linea con la loro visione (e Star Trek non è di certo uno show non in linea con questa nuova politica che potrebbe portare a fermi di produzioni a detta nostra). Tuttavia, Sembra che Paramount abbia già fatto delle concessioni sulla sua politica DEI per cercare di placare la FCC.
  2. Una causa personale: Il presidente Trump ha una causa in corso da 20 miliardi di dollari contro la CBS (che fa parte di Paramount Global) per un’intervista che lui ritiene sia stata montata ingiustamente durante la campagna elettorale del 2024. Anche se il capo della FCC ha detto che questa causa non dovrebbe influenzare la decisione, molti osservatori pensano il contrario. In pratica, finché Trump non risolve i suoi problemi legali con la CBS, è difficile che la FCC dia l’ok.

Paramount ha cercato disperatamente di risolvere la questione, tanto che sia il produttore di un famoso programma televisivo (“60 Minutes”) sia il capo di CBS News si sono dimessi, tra voci di interferenze della casa madre sui contenuti giornalistici per cercare di chiudere la causa. Sembra che Paramount abbia persino offerto milioni di dollari per un accordo, e proprio la scorsa settimana le parti hanno confermato di essere in “mediazione continua” per trovare una soluzione.

Sviluppi Recentemente Positive per l’Accordo Generale

Ci sono stati segnali incoraggianti che l’accordo complessivo stia procedendo. Il segnale più forte è arrivato proprio ieri: il Presidente Trump, interpellato sull’accordo, ha parlato molto bene del capo di Skydance, David Ellison, definendolo “grande” e dicendo che “farà un ottimo lavoro”. Questo è stato interpretato come un implicito via libera all’affare.

Inoltre, molti dirigenti importanti di Paramount hanno lasciato l’azienda nelle ultime settimane. Questo è un segno che si sta preparando il terreno per la nuova gestione di Skydance e per la squadra che David Ellison intende portare a bordo.

Insomma, leggendo tra le righe, sembra che l’approvazione finale dell’accordo sia vicina, anche se forse non prima del prossimo 7 luglio, data in cui scatterà la seconda estensione di 90 giorni per la FCC. Per Paramount, è fondamentale che l’accordo vada in porto: se fallisse, dovrebbe pagare una penale di 400 milioni di dollari e, cosa più importante, la presidente di Paramount, Shari Redstone, ha dichiarato di non avere un “piano B”. Se l’affare non si chiudesse, Paramount potrebbe essere smembrata, e i suoi marchi, compreso Star Trek, finirebbero sotto il controllo di altre grandi compagnie.

Un Nuovo Pilastro per Star Trek? Il Futuro Resta Incerto

Tutto questo dramma aziendale ci porta a una domanda cruciale: cosa significa per Star Trek?

Sembra proprio che le decisioni sul futuro del franchise, sia al cinema che in TV, siano in attesa della nuova gestione. Finché Skydance non avrà il controllo effettivo e non svelerà la sua strategia, il futuro della Flotta Stellare rimane incerto. Negli ultimi anni abbiamo già visto la conclusione di Star Trek: Discovery e il recente annuncio della fine di Strange New Worlds (che terminerà con una quinta stagione accorciata nel 2027). Starfleet Academy, invece, andrà avanti con una seconda stagione prima ancora che la prima debuti l’anno prossimo. Oltre a questo, non ci sono altre produzioni di Star Trek confermate, anche se ci sono progetti in fase di sviluppo.

Star Trek in TV: Un Momento Chiave nel 2026

Il mondo dello streaming è in continua evoluzione, e anche Star Trek sembra essere in una fase di transizione per Paramount+. Il servizio di streaming, che quest’anno dovrebbe finalmente generare profitti, è strettamente legato al franchise di Star Trek. Tuttavia, non è chiaro se Paramount+ possa sopravvivere da solo senza una partnership o un “bundle” (un pacchetto che includa altri servizi) per competere con giganti come Netflix e Disney+. Questo potrebbe portare Star Trek a far parte di un nuovo servizio di streaming, o addirittura a essere distribuito su più piattaforme. Inoltre, il contratto di Alex Kurtzman (la mente dietro le serie moderne di Star Trek) con CBS Studios scade nel 2026. Questo significa che lo studio dovrà prendere decisioni importanti sul futuro delle serie TV di Star Trek, a prescindere dall’accordo con Skydance.

Star Trek al Cinema: Una Nuova Speranza con Skydance?

Per quanto riguarda i film, la situazione è stata un po’ “ferma in curvatura” per quasi dieci anni, dopo il deludente incasso di Star Trek Beyond nel 2016. Lo studio ha provato a sviluppare vari progetti per il grande schermo con diversi registi e sceneggiatori, ma nessuno è andato in porto. Attualmente si parla di un “film sulle origini del franchise” con un nuovo cast (diretto da Toby Haynes) e di un quarto e ultimo film ambientato nell’Universo Kelvin (quello con Chris Pine e Zachary Quinto, per intenderci). Ma nulla è ancora ufficiale nel calendario delle uscite. Sembra che lo studio sia rimasto un po’ bloccato su come portare avanti uno dei suoi più grandi franchise al cinema.

Skydance, però, è stata coproduttrice degli ultimi due film di Star Trek, e David Ellison è anche un produttore esecutivo. Si spera quindi che la sua acquisizione porti una nuova energia e una visione chiara per il futuro del franchise cinematografico. Ellison sogna da sempre di gestire un grande studio di Hollywood, e la sua proposta a Paramount si è concentrata proprio sull’unificare i vari franchise dell’azienda (come Star Trek) tra TV, cinema e videogiochi. L’idea è di avere un approccio più “olistico” al franchise, un po’ come Disney fa con Marvel o Warner Bros. Discovery con DC. Non ci sorprenderebbe se la nuova gestione decidesse di ripartire da zero, con una “tabula rasa“, per il franchise che si appresta a festeggiare il suo settimo decennio.

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A meno che, naturalmente, l’accordo con Skydance non salti… in quel caso, saremmo davvero in rotta di collisione. Ma per ora, sembra che la rotta sia dritta verso un futuro incerto, ma potenzialmente ricco di novità, per Star Trek, o per lo meno ce lo auguriamo!

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