Star Trek: Picard 205 – Recensione di "Fly Me to the Moon"

Star Trek: Picard 205 – Recensione di “Fly Me to the Moon”

Abbiamo visto l’episodio 205 di Star Trek: Picard intitolato Fly Me to the Moon – Portami sulla Luna, il quinto capitolo di questa nuova stagione in pubblicazione su Prime Video già da Venerdì 1 Aprile. Questo il nostro commento.

“Fly Me to the Moon – Portami sulla Luna” la trama spoiler free

Jean-Luc Picard, con l’aiuto di una giovane Guinan, riesce a trovare quello che sembra essere l’osservatore: una donna del tutto simile nell’aspetto a Laris. Nel frattempo Raffi e 7 di 9 liberano il povero “Chris” Rios prima che lo stesso possa essere rinchiuso in un asilo distrettuale.

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Jonathan Frakes: un Number One alla regia di “Fly Me to the Moon”

In questo episodio, sceneggiato da Cindy Appel, troviamo alla regia un decano di Star Trek, ovvero Jonathan Frakes: colui che per ben sette stagioni ha interpretato il Number One in The Next Generation, oltre ad aver diretto i film “Primo Contatto”, “L’Insurrezione” e numerosi episodi dell’intera Saga. Ritroveremo Jonathan Frakes quale regista anche in “Two of One”, il prosieguo di questa puntata.

Una regia di maniera e ben dosata è quella del nostro ex Numer One. Il tessuto narrativo dell’episodio è ben impostato e scorrevole, notevoli inoltre appaiono i colpi di scena che gli autori hanno inserito. In alcuni momenti sembra di assistere ad un film in stile “Mission Impossible”. Il ritmo della narrazione viene sapientemente dosato in scene action e drammatiche con momenti meno adrenalinici. Tanti anche qui i riferimenti al glorioso passato della Saga e non solo, dove la Serie Classica, in generale, la fa da padrone. Nel particolare qui vogliamo citare l’Androide Ruk (TOS E7-S1) e Gary Seven (TOS E26-S2).

Una scelta autoriale però ci è piaciuta poco: l’inserimento anche qui di un appartenenente della “Stirpe dei Soong”, personaggio che, guarda caso, ha la faccia di Brent Spiner. Ancora meno credibile risulta essere l’introduzione di sua figlia, interpretata da Isa Briones che, strano a dirsi, ha le sembianze di Dahj Asha, Soji Asha e Sutra. Certamente da vecchi trekker amiamo rivedere il nostro caro Brent Spiner (meno la Briones), pertanto eviteremo di esprimerci su queste scelte che, comunque, ci appaiono un po’ troppo forzate.

Il giusto prologo a probabili futuri momenti estremi ed esaltanti

Il cliffhanger finale in questa puntata è forse quello che molti, in un certo senso, si aspettavano ma che, comunque, amplifica di molto la nostra sete di saperne di più. Questo momento conclusivo, infatti, ha aperto a probabili futuri accadimenti dal sapore estremo, sicuramente in “Two of One” (2 di 1… oddio mio!) ne vedremo “delle belle” (o delle brutte?). Ciò che Picard e compagni dovranno aspettarsi è sicuramente qualcosa di tremendamente complesso.

La Regina Borg

La Regina Borg… appunto… meglio non parlarne, anche per evitare spiacevoli spoiler.

In Conclusione

Con “Fly Me to the Moon – Portami sulla Luna” siamo giunti a metà di questa seconda stagione e la nostra sensazione iniziale di trovarci di fronte ad stagione ben studiata e confezionata con estrema cura si rafforza sempre di più.

A parte qualche piccola “nota stonata”, Picard 2 suona fino ad adesso che è una bellezza, dove tutti gli strumenti messi in campo risultano tra loro ben armonizzati.

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La live di commento all’episodio 205 “Fly Me to the Moon – Portami sulla Luna”

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