Abbiamo visto l’episodio 203 di Star Trek: Picard intitolato “Assimilazione“, il terzo capitolo di questa nuova stagione in pubblicazione a partire da Venerdì 18 Marzo su Prime Video. Questo il nostro commento.
Assimilazione: la trama non spoiler
Picard e l’equipaggio tornano indietro nel tempo a Los Angeles nel 2024 alla ricerca dell’”Osservatore”, che può aiutarli a identificare il punto in cui il tempo si è spezzato. Sette, Raffi e Rios si avventurano in un mondo sconosciuto 400 anni nel loro passato, mentre Picard e Jurati tentano di raccogliere informazioni da un alleato improbabile e pericoloso.
Lea Thompson alla regia di Assimilazione
Scritto da Kirsten Beyer e Christopher Monfette, questo episodio vede alla sua regia Lea Thompson, un’attrice, produttrice e regista statunitense, nota soprattutto per aver interpretato Lorraine Baines-McFly nella trilogia di “Ritorno al Futuro”. La Thompson in “Assimilazione” riesce a districarsi discretamente nel dirigere questo tuffo nel passato. Un tuffo fatto di momenti drammatici e tesi, ma anche da parentesi divertenti e ironiche, dove una delle “vittime predestinate” è il povero Cristobal “Chris” Rios.
La regia risulta assolutamente frizzante e il livello di attenzione dello spettatore è mantenuto sempre a buoni livelli, grazie anche ad un ritmo della narrazione veloce e con poche pause, dove mancano (e meno male!) inutili orpelli presenti, però, nella passata stagione i quali ne appesantivano in maniera eccessiva lo sviluppo, rendendola a tratti soporifera.
Il giusto prosieguo di un episodio preparatorio
“Assimilazione” è il giusto, divertente e adrenalinico prosieguo di “Penance“, l’episodio che a ragione avevamo considerato preparatorio. Qui troviamo tanti i riferimenti ad un passato glorioso, uno su tutti la grande ispirazione autoriale a “Rotta verso la Terra”, il quarto film della saga cinematografica di Star Trek, diretto dall’indimenticato Leonard Nimoy, in cui vediamo Kirk, Spock e compagni tornare indietro nel passato, e nella stessa maniera, a bordo di uno Sparviero Klingon.

La Regina Borg
Continua ad essere ottima la prestazione attoriale dell’affascinante Annie Wersching nei panni di una fredda, spietata e calcolatrice Regina Borg. Una interpretazione questa che certamente non ci fa rimpiangere le, pur ottime, altre incarnazioni del personaggio, precedentemente interpretato da Alice Krige prima e Susanna Thompson dopo.
Un cast coeso
La squadra si divide, qualcuno si perde, ma l’affiatamento tra il cast è assoluto. Divertenti e simpatiche appaioni Raffi e 7 di 9 in azione, così come sono spassose le sfortunate vicissitudini del povero Chris. In questo episodio, inoltre, ci ha sorpreso e incuriosito la Agnes Jurati. Non sveleremo qui il momento e il perché della nostra sorpresa, ma è probabile che da quello che è successo possano crearsi risvolti interessanti. Chi vivrà vedrà!
In Conclusione
“Assimilazione“ scorre che è una bellezza, divertendoci e creando, comunque, una giusta ansia per ciò che sta per accadere. Non dimenticando di utilizzare la metafora nella narrazione. Roddenberry Docet!
I nostri eroi hanno smesso i panni dei loro “negativi” Alter-Ego, virando bruscamente in una atmosfera più vicina all’attuale contesto. Il reiferimento critico nei confronti di come una America “trumpiana e pistolera” si pone nei confronti dell’immigrazione è più che chiaro!
La live di commento all’episodio “Assimilazione – Penitenza”
Frequenze di chiamata aperte!
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