Army of the Dead: il commento al film diretto da Zack Snyder

Abbiamo visto Army of the Dead, il film diretto da Zack Snyder e disponibile sulla piattaforma streaming di Netflix già dal 21 maggio scorso, questo il nostro commento.

La scheda di Army of the Dead

Army of the Dead è un film del 2021 diretto da Zack Snyder su una sceneggiatura scritta dallo stesso regista in collaborazione con Shay Hatten e Joby Harold.

Nel cast troviamo Dave Bautista, Ella Purnell, Theo Rossi, Ana De La Reguera, Huma Qureshi, Hiroyuki Sanada, Omari Hardwick, Garret Dillahunt, Raúl Castillo, Nora Arnezeder, Matthias Schweighöfer, Samantha Win e Rich Cetrone.

Nel cast segnaliamo, inoltre, Tig Notaro, nota ai numerosi fan di Star Trek quale interprete dell’Ingegnere Jett Reno, a bordo della USS Discovery NCC 1031.

La trama

A Las Vegas un gruppo di mercenari, in seguito a un’epidemia che ha trasformato gli esseri viventi in zombies, nonostante il grosso rischio nell’entrare nella zona posto sotto quarantena, cerca di portare a termine una delle più grandi rapine mai tentate al mondo.

Il commento ad Army of the dead

Ed eccoci arrivati al film del momento (!) sulla piattaforma di Netflix... attesa spasmodica (mmm!) per il nuovo “zombie movie” del celebre e celebrato Zack Snyder, che ritorna ai temi che lo hanno visto protagonista con uno dei suoi film più convincenti.

Tra l’altro, dopo tutta la narrazione che ha riguardato “Justice league”, il minimo che possiamo aspettarci è la lente d’ingrandimento su questo suo nuovo lavoro. Quindi, cosa vogliamo dire di “Army of the Dead”.

C’è una duplice riflessione da fare. Nel senso, in linea di massima e in generale…

È un filmetto che non solo non aggiunge nulla di nuovo al genere, e non riesce ad essere brillante e originale in termini di racconto, storia, personaggi… ma che spalma su una durata eccessiva, tutta una serie di futilità, lungaggini, roba inutile e che non era necessaria, tra l’altro con alcune sequenze di involontaria comicità (la ragazza ispanica, il cattivone traditore)… il che rendono il film ostico da digerire e sopportare nella sua interezza.

Viene vanificato in questo modo, quello che poteva essere il giudizio guardandolo con la giusta mentalità: zero pretese. Perché a tratti, ci si diverte anche. Un giocattolone eccessivo, “videoclipparo”, consapevole del suo “trashume” sbattuto in faccia… con elementi anche divertenti (la tigre zombie, per dire), che non doveva prendersi sul serio.

Allora si, ok. Lo accettiamo, ma in virtù di quanto scritto sopra, ci riesce difficile pensare a “Army of the Dead”, se non come a pretenzioso b-movie che non accetta la sua natura di b-movie, e che fa di tutto per non sembrare un b-movie quando è un b-movie. Abbiamo detto “b-movie”?

Peccato “mortale” il fatto che riesca pure ad annoiare, tra l’altro.

Nota a margine: i pixel bruciati della camera di Snyder ci hanno fatto passare l’inferno. Per noi è un…si, se ci promettete la Snyder cut con protagonista la tigre!