Stefanella Marrama - Star Trek: Lower Decks

Stefanella Marrama: “Che divertimento doppiare Star Trek: Lower Decks!”

Una vita dedicata alla recitazione, dagli esordi a teatro fino alla doppiaggio cinematografico e televisivo in sala di registrazione. E’ quella di Stefanella Marrama, nota agli appassionati di Star Trek per essere la direttrice del doppiaggio delle ultime serie quali Picard e Lower Decks, nonché voce dell’ingegnere Jett Reno in Discovery, interpretata da Tig Notaro. Stefanella Maramma è stata ospite della live di Extra Trek, insieme a Marcello Rossi – scrittore, autore televisivo, saggista e autore di fantascienza italiano e supervisore del doppiaggio italiano delle serie del franchise creato da Gene Roddenberry.

Nel corso della diretta (in fondo all’articolo il video per rivedere l’intera conversazione con gli ospiti), la Marrama ha parlato a tutto tondo della sua vita e delle sue passioni, dalla famiglia al doppiaggio, passando per la recitazione teatrale, suo primo amore nonché base per poter svolgere un buon lavoro nel dare la voce italiana ai personaggi interpretati in inglese. “La recitazione è importante, il doppiaggio è una tecnica”.

Il tutto partendo, inevitabilmente, dal suo rapporto con Star Trek e la fantascienza. Seppur piuttosto recente, perché legato alle ultime produzioni di cui ha diretto il doppiaggio, il suo è un rapporto “bellissimo, mi piace tanto Star Trek. L’avevo visto tanti anni fa – ha esordito l’attrice romana – ma non ero un appassionata e non sapevo tante cose. Poi arrivata l’occasione di dirigere Picard e ho fatto la bellissima conoscenza di Marcello Rossi, che mi ha aperto un mondo! Tramite lui sono riuscita ad innamorarmi di tutto quello che c’è intorno Star Trek. Oltre a Picard, poi abbiamo proseguito con Lower Decks, la serie animata, una serie ‘demenziale’, davvero folle!”.

Stefanella Marrama e il doppiaggio di Lower Decks

Nel corso della sua carriera Stefanella Marrama ha prestato la voce in numerosi cartoni animati e questo sicuramente l’ha fatta trovare preparata ad affrontare una serie ‘particolare’ proprio come quella che vede protagonisti i guardiamarina dei ponti “bassi” (o “inferiori”, a seconda di come si voglia tradurre, più o meno letteralmente “Lower” in italiano).

“Quando gli attori venivano a recitare – ha raccontato la direttrice del doppiaggio – rimanevano un po’ allibiti dalle scene, ma si sono divertiti tantissimo. Soprattutto quando poi l’hanno vista finita. Anche perché quando si doppia una serie non lo si fa dall’inizio alla fine, ma solo per dei pezzetti. E quindi sul momento non ti rendi conto di quello che stai facendo. In più è una serie comunque difficile da doppiare, perché piena di avvenimenti, colpi di scena”.

Un’esperienza – quella del “pazzo” cartone animato di Star Trek – che Stefanella Marrama ha comunque molto gradito. “E’ stato divertente, una serie davvero bella. Abbiamo dato tanto e spero che ciò sia venuto fuori. E’ stato difficile per gli attori, perché ancora più che con i personaggi reali, i cartoni li devi sostenere in modo diverso, non li devi mollare mai. Devi stare sempre in tensione, perché sono personaggi particolarissimi, come nel caso di Mariner che è una pazza ‘scocciata’. Nel momento in cui molli il personaggio cade. Poi parlano a raffica, con un ritmo elevato e gli attori hanno svolto un lavoro pazzesco, fatto comunque con piacere. Sono stati tutti bravissimi e non ho avuto particolari difficoltà a dirigerli”.

Le scelte del direttore

Ma non si è parlato solo di Lower Deck o delle altre serie di Star Trek, ma si sono affrontati anche di tanti altri aspetti specifici del lavoro di direzione del doppiaggio. Come ad esempio, le scelte degli attori per i personaggi, specie quando occorre richiamare gli stessi doppiatori per dei personaggi da loro già interpretati. Oppure quando occorre optare tra più doppiatori che hanno dato la voce al medesimo attore in occasioni diverse.

“Sta al direttore fare queste scelte – ha proseguito la Marrama – ed è comunque un’esperienza bellissima, perché si entra nel personaggio, in quell’attore che deve essere doppiato e pertanto si deve trovare l’equivalente in Italia. E noi, di attori-doppiatori, ne abbiamo di incredibili, il nostro parco voce è enorme. Per quanto riguarda chi subentra ad un altro doppiatore, c’è da dire che in genere questi non può imitare il suo predecessore, perché potrebbe avere una voce diversa dal collega che lo ha preceduto, pertanto non ha senso imitarlo e si cerca di dare al personaggio quello che si ha”.

Stefanella ha raccontato anche la sua esperienza come doppiatrice dell’ingegnere Jett Reno di Star Trek: Discovery: “Lei è pazzesca, molto divertente. Ha una faccia molto segnata, spigolosa, decisa, autoritaria, ma è molto ironica e mi ha divertito molto”.

Il doppiaggio oggi e le difficoltà con il Covid

Rispetto al passato, oggi il doppiaggio è cambiato molto. “Ma anche oggi stesso con il covid – ha sottolineato Stefanella -. Quando ho cominciato c’erano Pino Rocchi, Manlio De Angelis, Ferruccio Amendola… Tutte grandissime voci da cui ho imparato ascoltandoli, stando in sala con loro. Oggi purtroppo questo non è più possibile, soprattutto per un giovane per iniziare questo mestiere”.

Anche il doppiaggio, infatti, risente delle misure di sicurezza per limitare il contagio, oltre a quelle per tutelare i prodotti realizzati. “In sala non fanno entrare più nessuno sia per il covid che per i problemi di sicurezza, perché i prodotti vanno protetti. Per cui nessuno che non faccia parte del turno di doppiaggio può più entrare. Prima c’erano diversi ragazzi che venivano in sala ad assistere ai turni e potevano imparare ascoltando le grandi voci dei grandi interpreti. Oggi non è più più possibile, perché con il covid gli attori sono convocati ad orario e non è più possibile stare in più persone davanti al leggio per le scene con due o tre personaggi. Oggi l’attore-doppiatore è sempre solo. Mi auguro che si possa tornare ad avere qualcuno vicino, perché è importante dialogare, avere delle sensazioni dalla persona che ti sta al fianco, come avviene al teatro”.

Con Stefanella Marrama si è parlato poi di aspetti anche più personali, come gli inizi al teatro, la famiglia e l’amore per i figli. Quest’ultimi, ad esempio, hanno deciso di percorrere i passi dei loro genitori (l’ex marito della Marrama è il doppiatore di Data, nonché direttore di doppiaggio Marco Mete).

Seppur virtuale, quello con l’attrice e direttrice del doppiaggio è stato un incontro davvero molto interessante e ricco di spunti.

Telegram Extra Trek - Star Trek All Series Channel

Un incontro che può essere rivisto qui:

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