Giovedì 4 settembre, Pramount+ ha pubblicato il nono episodio della stagione 3 di di Star Trek: Strange New Worlds, un episodio dedicato al personaggio del Tenente Erica Ortegas, interpretata da Melissa Navia, “Terrarium”. Un capitolo che ha messo l’attrice di fronte a notevoli sfide emotive e fisiche, portando con sé anche il peso della storia di Star Trek.
In un’intervista con Trekmovie, Navia ha raccontato che l’idea di un episodio incentrato su Ortegas circolava come un “sussurro” sin dall’inizio delle riprese della terza stagione. “Sentivo sceneggiatori e produttori che mi chiedevano sottovoce: ‘Te l’hanno detto?'”, ha spiegato l’attrice. Le cose non erano ancora approvate, ma settimana dopo settimana l’idea prendeva forma. “Ho capito che non sarebbe stato solo ‘più Ortegas’, ma tutta Ortegas, mandando in vacanza il resto del cast. Con me non ci sono mezze misure, si passa da una cosa grande all’altra”.
Una vita di preparazione e il peso del Fandom
Per prepararsi, Melissa Navia ha attinto a tutta la sua esperienza. “Sento che un attore si prepara per tutta la vita per un momento come questo, specialmente con un franchise e un fandom che lo chiedevano da così tanto tempo”. L’attrice è consapevole delle difficoltà di dare spazio a tutti in una serie corale con personaggi iconici. “Abbiamo dieci mini-film a stagione e un cast corale fenomenale. Ortegas è un personaggio incredibile, ma è affiancata da personaggi storici (legacy characters) di cui dobbiamo raccontare le storie”.
Navia ha rivelato di aver sempre lavorato su trame personali per il suo personaggio, anche quando non erano esplicite sullo schermo. “Sapevo che arrivare a questo episodio sarebbe stato molto duro, sia emotivamente che fisicamente. È stato pazzesco, ma ho avuto tutto il supporto necessario. La mia famiglia e il mio ragazzo sono venuti ad aiutarmi durante le due settimane di riprese per tenermi con i piedi per terra, perché ero essenzialmente sola ogni giorno, nel mezzo di una tempesta”.
Recitare da soli, contro un Gorn e in una tempesta
Una delle maggiori difficoltà è stata recitare senza i suoi colleghi. “La recitazione è reazione”, ha spiegato Navia. “Qui ho passato metà episodio a parlare da sola e l’altra metà a parlare con un uomo in un costume da Gorn circondato da burattinai”. Sorprendentemente, recitare con il Gorn è stata la parte più facile. “Warren [Scherer], lo stuntman nel costume, i burattinai, gli effetti speciali… il livello di qualità del Gorn era incredibile”.
Tuttavia, a causa del peso e del calore del costume, le riprese con l’attore al suo interno erano cronometrate. “Molto spesso recitavo di fronte al nostro assistente alla regia o a un casco vuoto. Lì ho dovuto attingere profondamente alle mie capacità”. A complicare tutto c’era una tempesta costante creata da “ventilatori giganti, metallici e arrugginiti”, che rendevano difficile persino sentire la propria voce. Inoltre, nonostante l’uso di un AR Wall, c’erano molti elementi fisici. “Fuliggine, detriti, cenere e sporco ti finivano negli occhi e nelle orecchie”.
Il trauma di Ortegas e il punto di svolta
L’episodio si inserisce nel percorso narrativo del disturbo da stress post-traumatico (PTSD) di Ortegas, costruito nel corso della stagione. “Anche in episodi con poco spazio per Ortegas, per me era fondamentale che lei stesse affrontando il suo trauma, la paura e le cose fuori dal suo controllo”, ha detto Navia. “In questo episodio, le cose non vanno secondo i piani e scopriamo che una forza esterna sta muovendo i fili”.
Riscrivere la storia di Star Trek: l’incontro con i Metron
Il colpo di scena dell’episodio è l’incontro con un Metron, una razza aliena vista nell’iconico episodio della Serie Originale “Arena”. Questo incontro riscrive di fatto la storia di Star Trek, e Navia ne ha sentito il peso. “Lo sceneggiatore Alan McElroy era sul set ogni giorno e mi ha spiegato il significato di tutto questo nel mondo di Star Trek”.
Per l’attrice, però, la priorità era capire le implicazioni per il suo personaggio. “Ortegas è una persona che ha il controllo, che fa accadere le cose. E qui si trova in una situazione quasi da Deus ex machina, quando scopre di essere stata trattata come una pedina sulla scacchiera per l’edificazione di qualcun altro”. La rabbia e lo smarrimento del personaggio sono stati intensi. “C’era così tanta rabbia verso il Metron. Ho perso la voce per qualche mese dopo quelle scene”.
Parleremo di Terrarium nella nostra live di Martedì 9 Settembre
Il futuro nella Stagione 5 di Star Trek: Strange New Worlds per Melissa Navia
Alla domanda se conosca il destino del suo personaggio nella già confermata quinta stagione, Navia risponde in modo enigmatico: “La risposta è sì e no. So alcune cose e altre no, e questo mi entusiasma. Voglio solo che i fan sappiano che c’è ancora tanto grande Star Trek in arrivo”.
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