Creare una serie su un’accademia di cadetti che mantenesse intatta l’essenza di Star Trek, fatta di missioni ad alto rischio ed esplorazione, è sempre stata una sfida complessa. Come si possono conciliare le lezioni in aula con il pericolo reale dello spazio profondo? In una recente intervista esclusiva con Entertainment Weekly, gli showrunner Alex Kurtzman e Noga Landau hanno finalmente svelato come hanno “decifrato il codice” per Star Trek: Starfleet Academy. La stessa testata ha rilasciato anche nuove immagini della serie in arrivo a inizio 2026.
La chiave di volta è la U.S.S. Athena, un’astronave che funge da campus mobile. “È davvero importante che gli spettatori sappiano che questi ragazzi partecipano a vere missioni di Star Trek, affrontando pericoli reali e situazioni complesse”, ha spiegato Landau. Kurtzman ha paragonato la nave a un “ospedale universitario”: l’unico modo per imparare è essere “gettati nel fuoco”. Quando la Athena attracca sulla Terra, si trasforma nel vero e proprio edificio dell’Accademia della Flotta Stellare.
Un cast stellare per guidare la nuova generazione

A capo di questa innovativa istituzione c’è Holly Hunter nel ruolo della Cancelliera Nahla Ake, una figura che ricopre il doppio incarico di comandante della U.S.S. Athena e di preside della scuola. Kurtzman la descrive come una sorta di “mamma tosta e in gamba”, dotata dell’autorità di un capitano ma anche della capacità di essere un punto di riferimento educativo, severo ma premuroso.
Ambientata nel 32° secolo, la serie segue la prima classe di cadetti ammessa all’Accademia dopo 120 anni. Il protagonista è Caleb Mir, interpretato dall’esordiente Sandro Rosta, un orfano che si arruola nella Flotta Stellare con la speranza di ritrovare sua madre (Tatiana Maslany), scomparsa da tempo. Il principale antagonista della stagione sarà Nus Braka, un ibrido Klingon-Tellarita interpretato dal premio Oscar Paul Giamatti. Kurtzman ha anticipato una scena di incredibile potenza nel pilot che vedrà recitare insieme Hunter, Giamatti e Maslany.
La scoperta di nuovi talenti
La scelta del cast giovane è stata meticolosa. Sandro Rosta è stato scoperto in una scuola di recitazione e scritturato pochi giorni prima dell’inizio delle riprese. “Vedere una leggenda di Hollywood come Holly recitare accanto a un giovane attore che non era mai stato davanti a una telecamera è stato istantaneo, magico”, ha ricordato Landau.
Un altro personaggio destinato a far parlare di sé è S.A.M. (Series Acclimation Mil), un ologramma neonato, il primo della sua specie a iscriversi all’Accademia. È interpretato da Kerrice Brooks, la cui energia ha conquistato il pubblico del San Diego Comic-Con. Kurtzman ha rivelato che il personaggio era stato scritto in modo molto diverso, ma dopo aver visto il provino di Kerrice hanno deciso di riscrivere completamente il ruolo per lei. “Eravamo al cospetto di un genio”, ha affermato.
Un’accademia viva e dinamica
Per l’estetica della nave-scuola, Landau ha spiegato di essersi ispirata all’atmosfera dei college della East Coast americana, pur mantenendo San Francisco come base terrestre principale. L’interno della Athena è stato progettato per sembrare vivo: “Ci sono persino degli alberi”, ha dichiarato. L’atrio principale è stato costruito su due livelli per permettere lunghe scene “walk-and-talk” in stile The West Wing, una serie molto amata da entrambi gli showrunner.
La fiducia nel progetto è tale che, mentre il debutto è previsto per inizio 2026 su Paramount+, la produzione della seconda stagione è già in fase avanzata, con la speranza che una terza non sia lontana. Star Trek: Starfleet Academy si preannuncia come un capitolo coraggioso e innovativo dell’universo di Star Trek, pronto a formare la prossima generazione di eroi.
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