La scienza di Star Trek: recensione del libro di Mark Brake

“Spazio, ultima frontiera. La USS Enterprise intraprende una missione quinquennale per esplorare la Galassia”. Inizia così – richiamando l’iconico incipit di una delle serie più famose della storia della televisione – La scienza di Star Trek, scritto da Mark Brake ed edito in Italia da Apogeo.

Il libro è un interessante ed appassionante saggio sul mondo di Star Trek e di come le sue tecnologie visionarie ed il suo progresso sociale abbiano in qualche modo contribuito ad influenzare nel corso dei decenni la nostra cultura e la nostra scienza. Perché se è vero che – per essere una serie di fantascienza – Star Trek si sia comunque ispirata alla scienza conosciuta (per poi “elevarla” con la fantasia), è vero anche che la stessa scienza, nel corso degli anni, ha provato a realizzare ciò che era stato “fantasticato”. Soprattutto nelle invenzioni futuristiche.

Quella offerta nel libro è una lettura avvincente per scoprire la scienza che sta dietro ai viaggi dell’astronave Enterprise nell’esplorazione dell’ultima frontiera, lo Spazio. Non è tanto un libro solo su StarTrek, bensì possiamo definirlo un saggio attraverso Star Trek. Nel senso che racconta come il franchise abbia in qualche modo influenzato la cultura moderna. Soprattutto in ambito spaziale e scientifico, illustrandone il suo universo fantascientifico. Di sicuro è un libro per chi è già fan del mondo creato d gene Roddenberry. I riferimenti a fatti, episodi e personaggi sono, infatti, dati comunque abbastanza per scontati, come se chi leggesse sapesse già di cosa si stia parlando.

La scienza di Star Trek in quattro grandi aree

Sono quattro le grandi aree in cui è suddiviso il saggio:

Spazio: dagli alieni presenti nella nostra Via Lattea a come tali extraterrestri sono rappresentati. Il tutto affrontando temi come i viaggi nello spazio, la scienza dei pianeti e le astronavi
Tempo: dalla scienza delle storie alternative alle estinzioni che hanno maggiormente modificato il tempo. Il tema del tempo ritrae un continuo cambiamento nella condizione umana causato da processi che si rilevano nel tempo.
Macchine: dalle invenzioni tecnologiche di Star Trek (pad, traduttori, tricorder, comunicatori) a quanto costerebbe costruire un’Enterprise. Anche attraverso il tema della questione “uomo contro macchina” e quello della schiavitù delle macchine.
Mostri: dai Borg a… Trump (sì, si fa un accenno critico anche al suo “Make America Great Again”…), ma non solo! Nelle storie di mostri si assiste a un processo di cambiamento, come l’evoluzione cosmica narrata in uno degli episodi più interessanti di Star Trek: The Next Generation (“Il segreto della vita”). Tale puntata è quella a cui si ricollega poi la quinta e ultima stagione della serie televisiva Star Trek: Discovery.

Perché leggerlo

Insomma, La scienza di Star Trek è un libro che racconta l’influenza del franchise, attraverso la sua visione a lungo termine, i contesti scientifici e culturali di più ampia portata che fungono da scenario mondiale del suo Universo.

Il libro di Mark Brake è edito da Apogeo ed è disponibile solo in versione cartacea, al costo di 20 euro e in versione Kindle.

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Chi è Mark Brake, l’autore del saggio

Mark Brake, l’autore de La scienza di Star Trek, è un divulgatore scientifico molto affermato negli Stati Uniti, nonché membro dell’Astrobiology Institute Science Communication Group della Nasa. Ha anche scritto diversi libri sulla scienza di Star Wars, di Doctor Who, di Harry Potter, Sherlock Holmes e delle Supereroine Femminili, da Wonder Woman a WandaVision.