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Berman e Braga: il “dammi il cinque” nel nuovo Star Trek non ci convince

…i due storici produttori discutono la svolta “contemporanea” del franchise nel podcast “The D-Con Chamber” con il cast di Enterprise.

L’universo di Star Trek è in continua evoluzione da quasi sei decenni, ma ha sempre mantenuto un certo stile distintivo, specialmente nel linguaggio. Trovare un equilibrio tra un registro che sia accessibile al pubblico contemporaneo e al contempo “senza tempo” (timeless) è sempre stata una sfida per produttori e sceneggiatori che si sono succeduti.

Ora, due delle figure che hanno avuto l’impatto probabilmente più significativo sul franchise, Rick Berman e Brannon Braga, che hanno supervisionato quasi due decenni di Star Trek includendo quattro serie TV e quattro film, hanno espresso le loro perplessità sull’attuale direzione linguistica.

Un Equilibrio tra Eterno e Moderno

Come riportato da Trekmovie, il dibattito è emerso durante una recente apparizione di Rick Berman e Brannon Braga a The D-Con Chamber, il podcast condotto da due volti noti di Star Trek: Enterprise, Connor Trinneer e Dominic Keating. In particolare, parlando dell’episodio di Enterprise intitolato “Shuttlepod One” (dove i loro personaggi, Malcom e Trip, erano protagonisti), Brannon Braga ha riflettuto sulla specificità della scrittura di Star Trek:

“Scrivere Star Trek… e Rick, tu puoi attestarlo più di chiunque altro, è una cosa particolare. Il tono è quasi senza tempo, è un po’ più formale, ma allo stesso tempo non vuoi che sia troppo rigido. Non vuoi che sia ‘contaminato’ da idiomi contemporanei, ma allo stesso tempo non può esserne completamente privo.”

Braga ha poi aggiunto che, proprio con Enterprise, lui e Berman cercarono di allentare leggermente queste restrizioni: “Uno dei motivi per cui volevamo fare Enterprise era per alleggerire un po’ le cose e avere personaggi che parlassero un po’ più come me e te”.

Il Momento “Dammi il Cinque”

È evidente, tuttavia, che anche quella versione “alleggerita” prevedeva dei limiti ben precisi. Dopo un breve scambio tra Braga e Trinneer su cosa renda Star Trek così unico, Rick Berman è intervenuto, ricordando un’esperienza specifica avuta con una delle nuove serie su Paramount+:

“Ho guardato un episodio di uno dei nuovi Star Trek, dove i personaggi dicevano cose come ‘Dammi il cinque’ (Give me five). E semplicemente non mi suona bene. C’è un certo elemento classico in Star Trek.”

Sebbene Berman non abbia specificato l’episodio, tutto lascia supporre che si riferisse alla controversa scena della terza stagione di Star Trek: Strange New Worlds, nell’episodio “Four-and-a-Half Vulcans – Quattro Vulcaniani e mezzo”. In quella scena, Spock (interpretato da Ethan Peck) condivideva usanze umane con un Vulcaniano di nome Doug (interpretato da Patton Oswalt), chiedendogli appunto di “dare il cinque”.

L’Invidia per i Pupazzi e i Budget Moderni

Dominic Keating il Malcolm Reed di Enterprise, uno dei conduttori del podcast, ha prontamente preso le difese delle nuove produzioni, sottolineando gli altissimi valori produttivi di Strange New Worlds. “L’hanno certamente modernizzato per i nuovi arrivati. Il che non vuol dire che Strange New Worlds non sia uno show dall’aspetto fantastico. Voglio dire, Dio, se avessimo avuto noi quei soldi e quella tecnologia…”.

Brannon Braga non ha perso l’occasione per interrompere scherzosamente Keating, con una battuta che ironizzava sui budget massicci (e sulle scelte creative audaci) di Strange New Worlds: (Nota Personale dell’Autore:Forse mi sbaglierò, ma qui noto una certa invidia de parte di Braga).

“Avremmo potuto fare anche noi i pupazzi!”

Il riferimento, chiaro agli appassionati, è al preannunciato episodio della quarta stagione di Strange New Worlds, anticipato durante il San Diego Comic-Con, in cui alcuni membri dell’equipaggio della USS Enterprise verranno trasformati in veri e propri pupazzi realizzati dalla Jim Henson Company.

Critiche Precedenti: Le “Relazioni da Tinder”

Questa non è la prima volta che Brannon Braga esprime riserve su aspetti delle nuove produzioni. All’inizio di quest’anno, durante il panel per il 30° anniversario di Star Trek: Voyager al STLV Trek to Vegas, Braga aveva criticato la tendenza dell’era dello streaming a produrre stagioni televisive più brevi.

Paragonando la durata delle stagioni moderne a “relazioni da Tinder” (Tinder relationships), espresse la speranza che, col tempo, le stagioni di Star Trek potessero tornare a essere più lunghe e sostanziose. (Nota Personale dell’Autore: dobbiamo anche ricordare che Braga era alla guida di Enterprise all’epoca, serie che è stata chiusa perchè aveva perso appeal da parte del pubblico).

L’intervista completa con Rick Berman e Brannon Braga su The D-Con Chamber offre molti altri spunti interessanti sulla loro visione del franchise.

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